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Il progresso amministrativo ed economico in Albania durante gli anni 20’ e 30’


La tensione provocata per le sorti dello stato dopo la prima guerra mondiale non aiutò la situazione interna. Nel 1921 per la prima volta il Parlamento prese vita con due partiti: il Partito Progressista e il Partito Popolare. Dopo varie vicende di successioni di governi si confermo alla guida dello stato Ahmet Zogu[1] che governa l’Albania con caratteristiche propriamente di una dittatura personale fino a proclamarsi, convocata appositamente l’assemblea costituente, Zog I[2], re degli albanesi. Durante questo periodo l'Albania aveva progredito notevolmente e la vitalità e il patriottismo del popolo albanese hanno portato miglioramenti in molti campi. L'unificazione del paese, attraverso un governo centrale, ha sostituito lentamente il vecchio sistema amministrativo turco con metodi moderni. Prima di tutto, dobbiamo dire che non esiste una completa pubblicazione di ricerca storica nel campo della ristrutturazione amministrativa[3].
Nonostante ciò si può dire che nel 1914[4] il governo di Valona aveva già introdotto una serie di leggi amministrative che suddividevano il territorio del paese in prefetture, sotto-prefetture e regioni. Il periodo dopo il Congresso di Lushnja del 1920 può essere considerato come un punto di riferimento in seguito al caos totale che colpi l'Albania durante la prima guerra mondiale. Questo periodo è caratterizzato da un buon livello di stabilità e continuità di cui il nuovo stato indipendente albanese aveva bisogno. Fino al 1924, la struttura amministrativa è stata composta di 8 Prefetture (Berat, Dibra, Durazzo, Elbasan, Gjirokastra, Korca, Scutari e Valona), dai comuni e dalle città. Nel 1921, l'unità di base dello Stato albanese è stata il villaggio che era presieduto dal capo anziano, eletto mediante votazione aperta dei residenti. Il municipio[5] è stato stabilito nelle aree di residenza (città), con oltre 200 famiglie ed era governato da un consiglio, un presidente e con rispettive leggi. Le zone invece rurali sono state raggruppate in regioni. Il Comune, come un’unità di governo locale, è stato istituito solamente nel 1929, esso raggruppa un certo numero di villaggi, stabiliti in base alle relazioni tradizionali locali, al fine di facilitare la comunicazione e la collaborazione. La prefettura è stata la più grande unità territoriale, diretta da un prefetto e divisa in sotto-prefetture, per motivi di controllo. Nel 1927 vi erano 10 prefetture, 39 sotto-prefetture e 69 regioni con 2.351 villaggi. Nel 1934 ci sono stati 10 prefetture, 39 sotto-prefetture, 160 comuni e 2.351 villaggi. Nel 1940, ancora 10 prefetture, 30 sotto-prefetture, 23 municipi, 136 comuni e 2.551 villaggi. Tutti questi cambiamenti introdotti sul piano strutturale amministrativo vanno a pari passo con le riforme di leggi. Nel 1928 è stato introdotto un codice penale[6] sulla base del modello italiano. Nel 1929 un nuovo codice civile, modellato sulla legge napoleonica, è entrato in vigore, eliminando il dualismo religioso e laico nei tribunali ereditati dall’Impero ottomano. Le questioni civili da quel momento in poi dovevano essere giudicate solo dal tribunale di stato. Tra i musulmani la poligamia è stata abolita, in conseguenza della quale la posizione giuridica della donna è stata migliorata e assimilata a quella degli uomini. Un codice commerciale, su esempi di modello francese e italiano, è entrato in vigore nel 1932. L'istruzione è stata riorganizzata, sia a livello elementare sia a livello secondario, con l'obiettivo di creare un carattere unitario nazionale mentre per il conseguimento degli studi universitari si andava all’estero. Conclusa la prima guerra mondiale, lo Stato albanese non aveva nessun ospedale per i malati, cosi nel 1920 è stato istituito un ospedale dalla Croce Rossa Americana[7] a Tirana[8]. Da allora molti ospedali statali sono stati costruiti, in modo che ogni città potesse avere uno.





[1] Ahmet Zogu fu il Primo Ministro più giovane nella storia dell’Albania, aveva solo 27 anni quando fu eletto. Nel 1924, durante la Rivoluzione di Giugno, apparve nell’arena politica una nuova figura Fan Noli, che militava nello schieramento dei Partito Popolare. Nel corso della valanga rivoluzionaria Noli cacciò Zogu, il quale si rifugiò in Iugoslavia. Noli stabilì l’ordine nel paese ed assunse la carica di Primo Ministro per un periodo di sei mesi. A dicembre Zogu con l’aiuto degli iugoslavi (ai quali aveva promesso territori situati nel Nord dell’Albania) rientra in Patria e ricopre di nuova la carica di Primo Ministro. Noli fuggì allora in Italia. Estratto dalla Storia dell’Albania a cura di Prof. Myzafer Kurti, Prof. Petrika Thengjilli, Tirane, Natura, 2002.
[2] Una volta al potere Zogu ha cercato di instaurare una certa stabilità interna del Paese. Si trattò però di una stabilità indubbiamente imperfetta, se commisurata alla frequenza delle crisi interne e delle minacce esterne cui il dittatoriale governo di Zogu dovette far fronte. Tuttavia fu un equilibrio davvero senza precedenti, se messo in confronto con i travagliati primi anni dell’indipendenza albanese. R. M. della Rocca, “Nazione e religione in Albania”, 1920-1944, Bologna, 1990.
[3] Aleks Luarasi, Historia e Shtetit dhe e se Drejtes ne Shqiperi, “University-Press Luarasi”, Tirana 2005. p. 79
[4] Biagini Antonello, Storia dell'Albania dalle origini ai giorni nostri, Bompiani, Milano, 1998. p.91
[5] Teki Selenica, The Municipalities of Albania, MoI Edition, Tirana Printing House 1928, p.4.
[6] Special Report No. 13, “Communist takeover and occupation of Albania”, Washington 1954, p. 5
[7] Special Report No. 13, op.cit., p. 7
[8] Tirana è la nuova capitale dell’Albania.
Oltjon Dulaj

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