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Albania: sì al futuro ingresso nell'UE, ma a certe condizioni

Bisogna garantire all'Albania lo status di paese candidato all'ingresso nell'UE senza altri indugi, a patto che il suo governo proceda con delle riforme in ambito giudiziario, della pubblica amministrazione e del funzionamento del Parlamento. È quanto affermano dai deputati in una risoluzione approvata giovedì. I deputati riconoscono che il dialogo politico in Albania è stato un fattore importante per ottenere dei progressi nelle 12 priorità stabilite con l'UE, in particolare sul funzionamento del Parlamento e sulla nomina di un difensore civico. Tuttavia, è stato rilevato che il ruolo di controllo del Parlamento deve essere ulteriormente potenziato. Si accoglie con favore l'impegno della Commissione nel porre lo Stato di diritto al centro delle politiche di allargamento dell'UE. Ciò nonostante, il Parlamento è preoccupato dalla lentezza dei progressi delle riforme giudiziarie in Albania. È necessario che siano parte di un processo irreversibile, perché si giunga all'indipendenza, all'integrità e alla trasparenza della giustizia albanese, libera dalle interferenze della politica e dalla corruzione. Inoltre, i deputati temono che la pubblica amministrazione rischi la politicizzazione e che la lotta contro la corruzione sia inadeguata. Elezioni politiche 2013: un esame di maturità I deputati sono convinti che le elezioni parlamentari del prossimo anno saranno un importante esame di maturità per la democrazia albanese: pertanto richiamano tutti i partiti a dimostrare il loro impegno per una campagna elettorale libera e corretta, così come dovranno essere le elezioni. Nel testo della risoluzione, si nota che la tornata elettorale servirà anche da banco di prova per la capacità delle forze politiche di adottare un'agenda comune europea per il paese. Progressi nella tutela delle minoranze I deputati riconoscono i progressi compiuti per la tutela delle minoranze, ma chiedono che si facciano altri passi avanti per assicurare i diritti a tutta la popolazione. Per contrastare gli alti livelli di violenza domestica, prostituzione coatta e traffico di donne e bambini, i deputati richiedono che si garantiscano i diritti fondamentali alle donne, ai bambini e alle persone più vulnerabili e ritengono necessario combattere le discriminazioni contro lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) e contro la comunità rom. Riforme economiche e sociali L'alto tasso di disoccupazione in Albania - sebbene in diminuzione - e il numero di albanesi che vivono sotto la soglia della povertà sono tra i temi che preoccupano di più i deputati. Perciò raccomandano al governo balcanico di condurre delle riforme sullo Stato di diritto (la cui debolezza rende difficile il rispetto dei contratti e ostacola gli investimenti) e di approfondire la questione dei diritti di proprietà. 
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