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Liberalizzazioni, intesa sulle farmacie Ma sui taxi il potere rimane ai comuni Imprese, arriva il rating sulla"legalità"

Liberalizzazioni, intesa sulle farmacie Ma sui taxi il potere rimane ai comuni Imprese, arriva il rating sulla"legalità" Mario Monti + Taxi e farmacie, in Senato guerra delle lobby A. BAR. Sì della commissione Industria del Senato: «5mila nuovi punti vendita». Tassa per l'Antistrust roma E' stata raggiunta un'intesa sul "nodo" farmacie. Secondo quanto ha riferito la relatrice al decreto liberalizzazioni, Simona Vicari (Pdl), il testo che verrà votato dalla commissione Industria prevede una farmacia ogni 3.300 abitanti. Si mantiene così, ha assicurato la Vicari, l'obiettivo del governo di aprire circa 4.800 farmacie nuove.
Rimane invece ai sindaci il potere di decidere il numero di licenze dei taxi, mentre l’Autorità per i trasporti potrà esprimere un parere con le direttive principali alle quali i comuni dovranno attenersi. Simona Vicari anticipa così quella che dovrebbe essere la formula definitiva del provvedimento per la parte relativa ai taxi. Non dovrebbe essere quindi specificato se il parere dell’Autority sarà vincolante, permane però la possibilità per la stessa Autorità di appellarsi al tar del Lazio nel caso in cui i comuni non recepiscano le direttive. Nella notturna di ieri sono stati inoltre approvati alcuni emendamenti, dal via libera alla separazione Eni-Snam ai Tribunali delle imprese, dall'obbligo di contratto per la cessione dei prodotti agricoli ai tirocini per i magistrati. «Il decreto legge sulle liberalizzazioni conterrà l’importante disposizione sul rating di legalità per le imprese operanti nel territorio nazionale». Lo dichiara la senatrice del Pdl Simona Vicari, relatrice del decreto liberalizzazioni in Senato. «Infatti - aggiunge in una nota - questa notte abbiamo approvato un emendamento della senatrice Casellati, a cui va il ringraziamento per la sensibilità mostrata verso questo tema, che prevede l’elaborazione da parte dell’autorità garante della concorrenza e del mercato, in raccordo con i ministeri della Giustizia e dell’Interno, di un parametro che misurerà il livello di legalità delle imprese. «Si tratta di una battaglia che il Pdl ha fatto sua da un’indicazione del vicepresidente di Confindustria Montante e che adesso può dire di aver vinto. Con l’introduzione del rating abbiamo dato ascolto a quelle tante aziende che vivono e lavorano in zone difficile del Paese, e che sentivano il bisogno di vedersi riconosciuti gli sforzi fatti nel rispettare la legge. Ora attraverso questo parametro di legalità non solo le imprese saranno incentivate a tenere comportamenti in linea con il massimo contrasto alla criminalità, ma diventerà anche un elemento centrale nella vita delle stesse imprese, utilizzato come strumento premiale nell’accesso al credito ed alle agevolazioni pubbliche». In arrivo anche il contributo delle società di capitale all’Antitrust. È quanto prevede un emendamento al dl liberalizzazioni approvato dalla commissione Industria del Senato. Le società di capitale con ricavi totali oltre i 50 mln di euro dovranno versare lo 0,08 per mille del fatturato per sostenere le funzioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato. La soglia massima di contribuzione a carico di ciascuna impresa non può essere superiore a cento volte la misura minima.

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