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Tassa permessi soggiorno


La tassa "deve essere valutata in un quadro europeo più ampio - commenta Ruperto - perché in altri Paesi il costo per rinnovare i permessi raggiunge cifre molto elevate. Dunque l'Italia sta facendo un sforzo molto positivo in questo senso" per venire incontro alle esigenze degli immigrati. Fra le principali novita', si introduce il raddoppio della durata dei permessi di soggiorno, permettendo cosi' di tagliare della meta' i costi per gli immigrati, oltre a puntare sull'informatizzazione delle domande, snellendo le procedure e l'iter burocratico.

Con il raddoppio della durata dei
permessi ci sarà un corrispondente risparmio per
i richiedenti. Ad esempio, il contributo è fissato in 80 euro per i permessi di durata compresa tra tre mesi e un anno. Raddoppiando la durata di validità dei documenti (che diventa da sei mesi a due anni), lo straniero risparmia la metà dell'importo dovuto. Lo stesso vale per i 100 euro pagati da chi chiede il permesso di durata compresa tra uno e due anni. Accanto all'aspetto economico, i tecnici dei ministeri di Interno ed Integrazione si sono impegnati a spingere sull'informatizzazione delle procedure dei permessi di soggiorno e delle domande di cittadinanza per renderle più celeri e meno burocratiche, con risparmio anche per l'amministrazione dello Stato oltre che per l'immigrato.

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