Pagine

La Francia "terrona"

C’erano una volta i vertici in cui Parigi si metteva a capotavola. Adesso, invece, i francesi temono che in un’Europa a due velocità a loro spetti il posto in seconda classe. E se la crisi dovesse arrivare, serpeggia la paura per un piano di crescita che Hollande non ha ancora presentato. ShareEmail Stampa François Hollande (Afp) .Esteri 29 giugno 2012 - 11:24
La formazione di un “Fronte del Sud” capeggiato da Parigi non è solo una (presunta) scelta politico-economica di François Hollande. Sono gli stessi cittadini francesi che ormai ragionano da meridionali, assicura un sondaggio pubblicato da Le Figaro a poche ore dal calcio d’inizio del Consiglio Europeo. O almeno così interpreta i dati il quotidiano, adottando la latitudine come strumento analitico discutibile, ma purtroppo assai in voga in questa età della crisi. La ricerca
è stata condotta nelle quattro maggiori economie dell’eurozona: Germania, Francia, Italia e Spagna. Ed è netta la spaccatura tra l’opinione pubblica tedesca e quella degli altri tre paesi.
In Germania solo il 41% degli intervistati dichiara di subire gli effetti della crisi, percentuale che sale all’87% in Spagna e al 90% in Italia. La Francia si ferma al 75%, a metà strada ma orientata verso sud, annota il quotidiano. E sebbene in tutti i paesi gli interpellati si dicano preoccupati dal peso del debito, i tedeschi sono gli unici fiduciosi sulla loro capacità di gestirlo. Solo il 39% considera possibile una deriva della Germania, percentuale che sale al 60% in Francia, appaiata all’Italia (61%) nel timore di un remake casalingo dello “scenario greco”. Cognizione della propria vulnerabilità che influisce tanto sull’interpretazione delle cause della crisi quanto sulla scelta degli strumenti più adeguati per farvi fronte. “La Francia ha una percezione simile a quella dei Paesi dei sud” sintetizza preoccupato Le Figaro. II sondaggio confermerebbe che nell’Europa a due velocità, come avvertono con crudo determinismo geografico i conservatori d’oltralpe, la Francia rischia di ritrovarsi nel treno più lento: quello che viaggia sui binari meridionali. E la scelta dei compagni di viaggio secondo la destra francese può risultare determinante. “Se Hollande non vuole essere condannato a regnare sui paesi del “Club Med” - spiegava mercoledì mattina sempre Le Figaro - dovrà essere più intraprendente per riconquistare il suo posto nel tandem franco-tedesco”.

Luigi Spinola
Leggi il resto su Linkiesta

Nessun commento:

Posta un commento