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L'Albania attraverso il suo cinema

Roma – Film-denuncia del comunismo hoxhiano, ma anche l'analisi della tragedia sociale dell'emigrazione, le tensioni intime di una modernizzazione contraddittoria. Alla Casa del Cinema da domani al 5 giugno è di scena la prima edizione della rassegna “L'Albania nel suo cinema”. In rassegna opere che vogliono contribuire a rimuovere misteri e stereotipi e definire il volto reale del paese in occasione delle celebrazioni per il centenario della sua indipendenza. Organizzata dall’associazione Occhio Blu-Anna Cenerini Bova con Roland Seyko
, offrirà una selezione di 8 importanti film albanesi dal 1995 al 2011, tutti i film saranno presentati da un incontro col regista: ospiti speciali Marco Bellocchio e Giuliano Montaldo.
Si parte, dunque, domani (h18) con la presentazione dell'evento e la proiezione di Slogans di Gjergj Xhuvani, con regista e sceneggiatore in sala. Ambientato nella scuola di un villaggio rurale nell’Albania comunista, il film prende spunto dagli slogan che allievi e insegnanti della scuola  sono  costretti a costruire (replica domenica h16.30).
Sempre domani (h21) Colonnello Bunker di Kujtim Çashku (1997) presentato dallo stesso regista. Domenica (h11.30) Lune di Miele di Goran Paskaljevic (2009). Alle 16 Tirana anno zero di Fatmir Koci (2001). Alle 18.30 presentato dal regista La Tristezza della signora Schneider di Pirro e Eno Milkani (2008). Alle 21 presentato dal regista Notte Senza Luna di Artan Minarolli (2004).

(Orietta Cicchinelli)

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